Il Castello Aragonese di Ischia: cosa sapere sul simbolo dell’isola

Nato più di due millenni fa, il castello Aragonese è uno dei simboli più importanti dell'isola. Scopriamo insieme la sua storia.

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Rappresenta senza alcun dubbio il simbolo dell’isola ed è la principale meta scelta dai turisti. Stiamo parlando del famoso Castello Aragonese, una testimonianza di storia che caratterizza Ischia. Andiamo insieme alla scoperta di questa meraviglia.

La storia del castello Aragonese

Il primo castello, eretto nel 474 a.C., venne realizzato in onore di Gerone I, tiranno di Siracusa che aiutò i Cumani nella guerra contro i Tirreni. In cambio, i Cumani concessero l’isola a Gerone. Il nome originario del castello infatti era Castrum Gironis. Nel 315 a.C. venne occupato dai Romani, che qui fondarono la colonia di Aenaria e il castello venne adibito a fortino difensivo. La fortezza divenne fondamentale nei secoli successivi per la difesa dalle diverse invasioni straniere, ma nel 1301, a seguito dell’eruzione dell’Arso, gli abitanti dell’isola la utilizzarono come rifugio.

Sotto il regno degli Aragonesi, la struttura cambia totalmente volto. In particolare, Alfonso V d’Aragona voleva una forma che richiamava al famoso Maschio Angioino di Napoli e, in parte, venne accontentato, in quanto il castello ora appariva come un solido a forma quadrangolare, attorniato da quattro torri. Venne inoltre realizzato un ponte di legno per collegarlo all’isola, rendendo di fatto inutile la scala esterna che permetteva l’accesso fino a quel momento. In più, vennero creati i cosiddetti piombatoi, ovvero delle fessure dalle quali fuoriuscivano pietre, piombo fuso e acqua bollente, sempre a scopo difensivo. Gli interni del castello ospitavano, oltre agli alloggi per i reali e i cortigiani, anche alcune stanze per le truppe e i servi. Alla fine del XVI, il castello ospitava quasi duemila famiglie, l’abbazia dei monaci brasiliani di Grecia e il monastero delle clarisse. Oltre al principe, al suo interno vi erano anche il vescovo con il capitolo e il seminario. Il 27 dicembre 1509 fu sede del matrimonio tra Fernando Francesco d’Avalos e la poetessa Vittoria Colonna. Le nozze vennero celebrate nella cattedrale. Inoltre, in questo periodo, data la presenza della poetessa nella struttura, vennero ospitati anche artisti molto importanti dell’epoca, tra cui Michelangelo Buonarroti, Bernardo Tasso e Jacopo Sannazaro.

Nel ‘700, le famiglie che vivevano all’interno del castello iniziarono a cercare abitazioni private sull’isola per meglio dedicarsi alla pesca e alla coltivazione della terra. Durante il XIX sec. il castello vive un periodo buio: all’inizio del secolo viene assediato e distrutto completamente dai cannoneggiamenti delle truppe inglese. Con il ritorno dei Borbone sul trono delle Due Sicilie, vennero poi allontanate le ultime famiglie presenti nella struttura, al fine di farla diventare una prigione per ergastolani. Tuttavia, nel 1851, si trasformò in una prigione per i cospiratori del Regno, dalla quale passeranno anche nomi molti importanti, come ad esempio Luigi Settembrini, Michele Pironti, Carlo Poerio e Pasquale Battistessa. Con l’annessione dell’isola al Regno d’Italia ad opera di Giuseppe Garibaldi, venne soppressa la prigione politica. Solo all’inizio del XX sec., precisamente nel 1912, il castello passa in mano privata. In particolare, viene avviata una trattativa privata con la quale l’amministrazione del demania mette la struttura all’asta.

Il castello Aragonese oggi

Il Castello Aragonese è proprietà privata dal 1912 e la manutenzione spetta alla famiglia proprietaria, che se ne occupa grazie al costo dei biglietti. La struttura è comunque aperta anche ad eventi culturali e artistici. In particolare, il castello ha ospitato negli anni le mostre di Pablo Picasso, Salvador Dalì, Giorgio De Chirico e Giacomo Manzù. Inoltre, è stata sede anche di alcune opere cinematografiche, tra cui la pellicola statunitense Il corsaro dell’isola verde con Burt Lancaster, uscita nelle sale nel 1952. Il castello è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9 del mattino fino al tramonto. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti, 6 euro per gli under 14, mentre i bambini con un’età inferiore ai 10 anni entrano gratis. Per i gruppi con più di 20 persone, il biglietto ha un costo di 9 euro.

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