Cinque tappe da non perdere ad Avellino

Alcune bellezze naturali e culturali da visitare ad Avellino

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Avellino è uno dei luoghi della Campania più scelti dai turisti per trascorrere le vacanze in pieno relax. Si tratta di una località che offre un grande patrimonio culturale, artistico e naturale. Le attrazioni da visitare in città infatti sono davvero tante. In questo articolo andiamo a vedere nello specifico 5 tappe da non perdere assolutamente ad Avellino.

Oasi WWF di Conza della Campania

Tra le prime tappe da menzionare nella città di Avellino c’è l’Oasi di Conza, una località che si estende per circa 800 ettari, situata nel comune di Conza. All’interno dell’Oasi si possono effettuare numerose attività ed è possibile accedere anche ad un laboratorio didattico. Inoltre, è presente un’ampia aula verde dove poter studiare e anche una diga realizzata nel 1972.

Il punto di forza di questa località è sicuramente la natura. Infatti, è possibile accedere ad un percorso naturale ed effettuare una lunga passeggiata tra i salici bianchi e le altre specie di alberi presenti nel bosco. Qui si possono toccare con mano le bellezze della natura e ammirare le tante specie animali. In particolare, sono state censite circa 140 specie di uccelli, tra cui la nitticora e la nycticorax nycticorax. La riserva naturale comprende anche un vasto bacino artificiale del fiume Ofanto. È possibile accedere all’Oasi tutti i giorni, compreso il sabato e la domenica.

Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi

L’Abbazia del Goleto è una struttura risalente al 1133, fatta realizzare da Guglielmo da Vercelli. All’interno della struttura è presente un’architettura a pianta quadrata formata da due navate che poggiano su due colonne centrali. 

A rendere ancora più particolare l’edificio ci sono i numerosi affreschi che raffigurano alcuni episodi della vita di San Guglielmo e le Abbadesse scolastica e marina.

Monteverde

Tra le bellezze naturali da visitare ad Avellino c’è anche Monteverde, un luogo straordinario immerso nel verde dove poter trascorrere una settimana o un weekend a contatto con la natura. Nel 2015 Monteverde è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia. 

È conosciuto anche per una serie di eventi che si svolgono al suo interno, come ad esempio lo spettacolo dell’aria, realizzato da falconieri specializzati e attori professionisti, che si tiene all’Arena dei Rapaci. Altrettanto conosciuto è anche lo spettacolo dell’acqua, che viene effettuato nel lago artificiale di San Pietro, situato a pochi km da Avellino. L’evento si svolge ogni anno a partire dal 2006 e vede la presenza di molti artisti di calibro nazionale.

Parco Archeologico di aeclanum Mirabella Eclano

Il parco archeologico si trova a pochi passi da Mirabella, sulla via Appia. La sua nascita si deve alla tribù sannita degli irpini intorno al III secolo a.C.

Nel Novecento sono stati riportati alla luce alcuni reperti archeologici risalenti all’epoca Romana, come ad esempio il macellum, ovvero il mercato coperto. Sono state ritrovate poi anche delle terme, situate su un’altura. 

La città di Avellino

Chiudiamo la nostra selezione con la città di Avellino, dove, oltre a cultura e arte, è possibile trovare anche buon cibo e tante manifestazioni ed eventi. Il nome Avellino deriva dagli antichi romani e, in particolare, dal termine mela. Infatti il territorio avellinese era conosciuto soprattutto per la grande abbondanza di meleti, a differenza di oggi dove invece abbondano per le piantagioni di nocciola. 

Dal punto di vista morfologico, Avellino è collocata nella conca avellinese ed è circondata dalla catena montuosa del Monte Tuoro, del massiccio di Montevergine e dai Monti Picentini. 

La città offre numerose attrazioni da visitare. Una delle più importanti è senza dubbio la Torre dell’Orologio, una struttura alta 36 metri duramente colpita dal terremoto del 23 novembre 1980. Da visitare assolutamente anche il museo Provinciale Irpino, all’interno del quale sono conservati alcuni reperti archeologici risalenti all’età neolitica fino alla età romana. Infine, da non perdere anche il corso Vittorio Emanuele, la zona centrale della città, e la piazza della Libertà, all’interno del quale si trova anche il Palazzo Vescovile.

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