Street art a Napoli: Jorit, Bansky e tante altre opere da non perdere

Tutti i murales in giro per il capoluogo partenopeo

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Napoli è una città che ha sempre incarnato l’essenza dell’arte e della cultura, distinguendosi per la sua bellezza senza tempo. Questo luogo, ricco di storia, ha dato i natali a innumerevoli artisti che si sono affermati in vari campi, dalla musica alla pittura, dalla letteratura al teatro. Ogni angolo della città riflette lo spirito creativo dei suoi abitanti. Negli ultimi anni, la presenza di numerosi street artist ha reso Napoli un palcoscenico perfetto per opere d’arte urbana, con murales di artisti come Jorit e Banksy disseminati ovunque.

Le opere di Jorit

Jorit Ciro Cerullo, meglio conosciuto come Jorit, è un talento emergente della street art internazionale. Riconosciuto dalle principali testate giornalistiche come il Guardian e la BBC, ha ricevuto elogi anche da Achille Bonito Oliva, uno dei più rinomati critici d’arte italiani. Le sue prime opere risalgono al 2005, quando iniziò a dipingere graffiti nelle periferie e nel centro storico di Napoli.

Tra le sue creazioni più celebri c’è il murales di San Gennaro a Forcella, che ritrae un caro amico dell’artista nei panni del santo patrono. Questa opera è stata realizzata con il supporto di Inward, un osservatorio sulla creatività urbana. Un’altra importante realizzazione è il Parco dei Murales, situato nella parte est della città, frutto della collaborazione con l’associazione Arteteca. Tra i vari ritratti presenti, spicca “Tutt’egual song’ ‘e criature”, raffigurante una bambina rom, ispirato da una canzone di Enzo Avitabile.

Jorit è anche l’autore del più grande murales al mondo dedicato a Diego Maradona, situato a San Giovanni a Teduccio, un tributo al leggendario calciatore. Nello stesso quartiere ha dipinto un ritratto di Ernesto Che Guevara, accompagnato da una lunga citazione del rivoluzionario argentino, riflettendo il suo impegno politico e sociale.

Recentemente, Jorit ha continuato ad arricchire Napoli con nuove opere, come il ritratto di Martin Luther King e quello di Pier Paolo Pasolini, entrambi testimonianza del suo stile inconfondibile e del suo messaggio di giustizia sociale.

Cyop&Kaf

Negli ultimi anni, Napoli ha visto un’esplosione di creatività nel campo della street art, con Cyop&Kaf che emergono come protagonisti di questo movimento. Questo duo di artisti ha creato ben 223 graffiti, concentrati soprattutto nei Quartieri Spagnoli. Attraverso le loro opere, Cyop&Kaf raccontano le storie quotidiane degli abitanti dei quartieri popolari, offrendo uno spaccato autentico della vita napoletana. Le loro creazioni spaziano da immagini ironiche e satiriche a rappresentazioni più serie, tutte accomunate da un profondo legame con il tessuto sociale e culturale della città.

Il lavoro di Cyop&Kaf non si limita ai graffiti, ma include anche installazioni e interventi urbani che trasformano gli spazi pubblici in luoghi di riflessione e dialogo. Il loro progetto più ambizioso è forse “Quore Spinato”, una serie di opere che esplorano il tema dell’identità e dell’appartenenza nei contesti urbani. Inoltre, i due artisti sono impegnati in iniziative educative, coinvolgendo i giovani del quartiere in laboratori di arte urbana per promuovere la creatività e il senso di comunità.

Recentemente, Cyop&Kaf hanno esteso la loro influenza anche oltre i confini di Napoli, partecipando a festival internazionali di street art e collaborando con artisti di tutto il mondo. Questo ha permesso loro di portare la loro visione unica e il loro messaggio di resistenza culturale a un pubblico più ampio, consolidando il loro ruolo di ambasciatori della street art napoletana.

Il murales di Giancarlo Siani

Gli Orticanoodles, alias Wally e Alitaa, hanno creato un imponente murales in onore del giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985. Quest’opera si trova nel quartiere dell’Arenella, vicino al luogo dell’assassinio, ed è un tributo di circa 38 metri. Oltre al ritratto di Siani, il murales include citazioni di illustri poeti, tra cui Alda Merini, creando così un connubio tra arte visiva e letteraria. Questo murales non solo onora la memoria di Siani, ma anche il suo impegno per la verità e la giustizia.

Zilda e Bansky

Napoli, con la sua vibrante scena artistica, attira talenti da tutto il mondo, tra cui il celebre francese Zilda. Le sue opere adornano vari angoli della città, rendendo ogni luogo unico e significativo. Il murales più celebre di Zilda è quello di un angelo, situato in vico San Giovanni in Porta. Un altro famoso graffito raffigura una donna con un bambino in vico Santa Maria dell’Aiuto. Inoltre, Zilda ha realizzato opere a Poggioreale, Portici e nell’ex carcere Filangieri, dove ha dipinto un angelo e una donna.

Anche Banksy, l’iconico street artist britannico, ha lasciato il suo segno a Napoli. Il suo murales “Madonna con la pistola”, situato in piazza dei Girolamini, è una critica potente alla violenza e al legame tra religione e criminalità. Protetto da una lastra di vetro, questo pezzo rappresenta una fusione perfetta tra arte e provocazione sociale, rendendo Napoli una meta imperdibile per gli amanti della street art. Le opere di Banksy, insieme a quelle di Zilda e altri artisti, contribuiscono a trasformare Napoli in una galleria d’arte a cielo aperto, dove ogni angolo racconta una storia diversa.

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