Napoli, la città dei sette castelli

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di Chiara Scaramella

Se state programmando un viaggio nel capoluogo partenopeo, di certo non potete non sapere che a Napoli ci sono ben 7 castelli da ammirare, di cui 4 visitabili dall’interno.
Proprio per questa sua caratteristica unica al mondo, il capoluogo campano era soprannominato “la città dei sette castelli“.
Queste meraviglie architettoniche sono state costruite in differenti parti della città, così da creare una potente rete di difesa dagli attacchi.

Castel dell’Ovo

Simbolo della città di Napoli e protagonista di innumerevoli quadri raffiguranti il Golfo, il Castel dell’Ovo è un must delle mete turistiche.
È il maniero più antico della città, costruito in epoca normanna, ed ammirare le onde del mare che si infrangono sulle sue mura ha un fascino incontenibile. A questo è, inoltre, collegata una delle più famose leggende della città, secondo la quale il poeta Virgilio avrebbe posto nei suoi sotterranei un uovo d’oro in una gabbietta: stando a ciò che dice la predizione, finché l’uovo rimarrà intatto la città di Napoli sarà al sicuro.

Ingresso gratuito, Via Eldorado n°3.
Orari stagione estiva: feriali 9.00 – 19.30 / festivi 9.00 – 14.00
Orari stagione invernale: feriali ore 9.00 – 18.30 /festivi: ore 9.00 -14.00

Maschio Angioino

Questo castello domina una delle piazze principali di Napoli: Piazza Municipio. Con la sua pianta trapezoidale e le sue 5 torri affascina i turisti che arrivano in città via mare.
Il Maschio Angioino, o Castel Nuovo, venne costruito per volere di Carlo I d’Angiò quando la capitale del regno fu spostata da Palermo a Napoli. L’interno è meraviglioso: di particolare bellezza sono la Sala del Baroni e la Cappella Palatina, che ospitavano una serie di affreschi di Giotto ora solo parzialmente visibili poiché distrutti dal tempo.
Anche a questo castello è legata una leggenda: si narra, infatti, delle numerose sparizioni di prigionieri causate da un coccodrillo che ne azzannava le gambe, trascinandoli sul fondo del mare e portandoli alla morte.
Oggi il castello è sede del Museo Civico della città ed ospita molti eventi, tra cui mostre e concerti.

Biglietto d’ingresso: € 6
Domenica: ingresso gratuito per visitare il cortile, la Sala dei Baroni, La Sala dell’Armeria e la Sala della Loggia.
Orari di apertura: dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle ore 19.00 in
Via Vittorio Emanuele III.

Castel Sant’Elmo

Dall’alto della collina del Vomero, questo castello domina sulla città di Napoli ed offre ai suoi visitatori un panorama mozzafiato. Si tratta di una fortezza medievale che è stata costruita nel 1336 dove un tempo sorgeva la chiesa di San’t Erasmo per volere di Roberto d’Angiò; nel tempo è stata assediata più volte.
Nel 1799, durante la Rivoluzione Napoletana, il castello fu preso dal popolo e poi dai repubblicani che lo utilizzarono come punto militare strategico. Dopo la caduta della repubblica fu adibito a carcere e vi furono rinchiusi molti esponenti della rivoluzione tra cui: Eleonora Pimentel De Fonseca, Giustino Fortunato, Francesco Pignatelli, Giovanni Bausan, Luisa Sanfelice e Domenico Cirillo.
Oggi ospita il Museo del Novecento ed è spesso utilizzato come sede per eventi, mostre e concerti.

Biglietto intero: € 5,00; ridotto: € 2,50; martedì: € 2,50.
Gratuito: per i cittadini dell’Unione Europea sotto i 18 anni e la prima domenica di ogni mese.
Aperto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (il Museo Novecento tutti i giorni, escluso il martedì, nelle ore 9.30-17.00) in Via Tito Angelini n°22.

Castello del Carmine

Percorrendo Via Marina è possibile scorgere resti di mura e splendide torrette in pietra grigia: non sono altro che i resti di quello che un tempo era il meraviglioso Castello del Carmine che, però, fu distrutto nel 1906 per risolvere delle problematiche di viabilità della città di Napoli.
La sua costruzione avvenne per mano di Carlo III di Durazzo nel 1382. La struttura aveva uno scopo prettamente militare e, pertanto, non aveva sale regali né ospitava particolari ricchezze. La sua posizione strategica, inoltre, lo rese di fondamentale importanza durante i moti del’48.

Forte di Vigliena

Situato nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, è uno dei tesori nascosti di Napoli. Purtroppo oggi è possibile vederne solo i resti, ma un tempo era una costruzione assolutamente singolare.
Il Forte di Vigliena fu costruito per volontà del vicerè Juan Manuel Fernández Pacheco y Zúñiga attorno al 1706: era il castello posto nella parte più meridionale della città e fu eretto con un’altezza inferiore ai sei metri così da risultare invisibile ai nemici che arrivavano da mare.
A lungo ospitò la scuola dei cadetti della Reale accademia militare della Nunziatella, dove vi si insegnavano le arti dell’artiglieria. Purtroppo oggi versa in uno stato di abbandono, ma futuri progetti ipotizzano la costruzione di un parco archeologico tutto intorno così da rilevare la zona.

È sempre visitabile in Via Marina dei Gigli.

Castello di Nisida

Questo splendido castello si staglia sull’isola di Nisida e, anche se è impossibile visitarlo dall’interno, è davvero fantastico osservarlo dall’alto dei terrazzamenti del Parco Virgiliano. Fu costruito in epoca angioina, quando regnava la Regina Giovanna che lo volle come sua dimora. Negli anni, poi, fu convertito a base militare grazie alla posizione strategica e venne utilizzato nel periodo in cui il pirata Barbarossa imperversava sui mari. Nel 1926, durante la forte epidemia di peste, venne adibito a lazzaretto; ancora dopo, sotto il dominio borbonico, venne utilizzato come carcere militare.
Oggi ospita il Penitenziario Giovanile di Napoli che fu istituito in epoca fascista. Proprio per questa motivazione non è possibile visitarlo.

Castel Capuano

Camminando nel pressi di Porta Capuana è impossibile non notare questa splendida struttura: questo castello di epoca normanna, costruito da Guglielmo I detto il Malo, fu adibito a dimora reale fino a quando non venne ultimata la costruzione del Maschio Angioino. Le sue mura hanno visto la storia del capoluogo partenopeo e le sue camere hanno ospitato personaggi di grande fama ed importanza, come il grande poeta Francesco Petrarca.
Una volta ultimata la nuova dimora, poi, il maniero diventò un palazzo di giustizia, con annesso carcere.
Oggi è possibile visitare le aree più belle e significative della costruzione: il Salone della Corte d’Appello, la Sala dei Busti, la Cappella della Sommaria e la Fontana del Formiello.

È aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 18.00, in
Piazza Enrico de Nicola e l’accesso è gratuito.


Insomma, se siete fan dei castelli e della storia, tra le strade di Napoli troverete pane per i vostri denti!

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